Come proteggersi dai radicali liberi
L’invecchiamento lo possiamo definire come una
progressiva perdita delle capacità funzionali di tutti i sistemi
dell’organismo: è un processo inevitabile caratterizzato da un insieme di
cambiamenti che intervengono già dopo la nascita e che sono da interpretare
come il risultato dell’interazione fra il patrimonio genetico del singolo
individuo e l’ambiente in cui vive.
La conoscenza dei meccanismi che sono alla base del
processo di invecchiamento ha sempre richiamato l’attenzione dei ricercatori,
per una naturale e ambita aspirazione, ad un’aspettativa di vita migliore. Da
un punto di vista biochimico, ciò che viene osservato, è una diminuita
disponibilità energetica dei tessuti, dovuta al fatto che la cellula invecchiata
perde in parte la capacità di sintetizzare le molecole ad elevato contenuto
energetico, fondamentali per i molteplici e complessi processi metabolici
dell’organismo. I meccanismi che stanno alla base dei processi involutivi
senili non sono ancora completamente chiariti, tuttavia un ruolo importante è
svolto dai radicali liberi.
I radicali liberi.
Nel nostro organismo i radicali liberi si formano di
continuo. Le cellule per vivere hanno bisogno di energia che deriva da
complesse reazioni chimiche coinvolgenti l’ossigeno (O2) per la combustione di
grassi, zuccheri e proteine da cui produrre energia (ATP). E’ durante questi
processi che si formano prodotti intermedi rappresentanti spesso dalla presenza
di atomi di ossigeno, azoto e idrogeno, elettronicamente instabili, contenenti
cioè elettroni non appaiati con conseguente elevata tendenza a reagire per
formare composti più stabili. Questi composti (atomi singoli o molecole) sono
chiamati radicali liberi. I radicali liberi li possiamo considerare “prodotti
di scarto” che si formano naturalmente all’interno delle cellule del corpo nei
processi metabolici per produrre energia. Se sono in quantità minima aiutano il
sistema immunitario nell’eliminazione dei germi e nella difesa dei batteri.
Dal punto di vista biochimico i radicali liberi sono,
quindi, molecole particolarmente instabili in quanto possiedono un solo
elettrone anziché due e questa situazione precaria li porta a ricercare un
equilibrio appropriandosi dell’elettrone delle altre molecole con le quali vengono
a contatto, molecole che diventano instabili e che a loro volta ricercano un
elettrone e così via, innescando un meccanismo di instabilità a “catena”.
Questa serie di reazioni può durare da frazioni di secondo ad alcune ore e può
essere ridimensionata o arrestata dalla presenza dei vari agenti antiossidanti. La tossicità dei radicali liberi
deriva dalla loro instabilità elettronica con la tendenza quindi a prendersi un
elettrone (quindi ad ossidare) lipidi, proteine, enzimi alterando gravemente il
metabolismo cellulare fino alla morte della cellula stessa.
Normalmente la produzione di radicali liberi è bilanciata
da una “barriera antiossidante”, un sistema di difesa fisiologico che
neutralizza tali composti. In alcune patologie come il diabete, broncopneumatie,
epatiti o in caso di esercizio fisico eccessivo, in inquinamento atmosferico,
fumo, radiazioni, raggi ultravioletti e nel caso di squilibri alimentari, vi è
un esagerato incremento di radicali liberi con la formazione dello stress
ossidativo che consiste nell’alterazione dell’equilibrio fisiologico fra
produzione di radicali liberi e barriera antiossidante con conseguente danno ai
vari organi.
Come proteggerci
dall’invecchiamento
La correzione delle cause ambientali e degli errori
comportamentali, una sana alimentazione e un corretto stile di vita generale
rappresentano senz’altro il primo fondamentale passo per far fronte al danno
dei radicali liberi e contribuire a rallentare l’invecchiamento.
La dieta deve garantire un apporto quotidiano di antiossidanti
forniti da alcuni cibi fondamentali quali il pesce, il latte con i suoi
derivati, i legumi, la frutta e le verdure vanno consumate preferibilmente
crude (la cottura denatura molte vitamine) e in piccole quantità, possibilmente
più volte durante la giornata.
La supplementazione nutrizionale di antiossidanti con
prodotti che troviamo in farmacia, qualora necessaria, deve essere calcolata
attenendosi alle cosiddette Richieste Mediche Giornaliere (RDA) in modo da
evitare quantitativi elevati e favorire invece miscele di vari principi che si
proteggono e si rigenerano a vicenda. In
tal modo si cerca di riprodurre farmacologicamente il modello
fisiologico dell’ “interazione cooperativa” fra le varie molecole antiossidanti
che a basse concentrazioni garantiscono una maggiore efficacia della terapia.
Gli Antiossidanti
Gli Antiossidanti sono sostanze chimiche che intervengono
rallentando l’azione dei radicali liberi che, come abbiamo già detto, tendono a
ossidare altre sostanze. Gli antiossidanti sono come dei soldati che ci
difendono cedendo loro stessi un elettrone ai radicali liberi e rendendoli non
più instabili, ma trasformandoli in uno stato di “tranquillità e stabilità”;
questo nuovo stato, quindi, impedisce loro azione dannosa a carico dei vari organi.
Fortunatamente il nostro organismo possiede la capacità
di produrre diverse sostanze antiossidanti di norma sufficienti a proteggerci
dal rischio di danni. Esiste però una serie di cause riferibili, come abbiamo
già osservato, in gran parte all’ambiente e allo stile di vita che possono
promuovere una improvvisa accelerazione nella formazione dei radicali liberi
tale da superare, in certi tessuti, le capacità difensive dei sistemi
antiossidanti e innescare o favorire l’insorgenza di vere e proprie malattie
oltre ad accelerare l’invecchiamento sia cutaneo che generale.
FONTI ALIMENTARI DEI PRINCIPALI ANTIOSSIDANTI
Vitamina E
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Olii vegetali, noci, germe di grano, cereali, patate,
frutta, verdura, fegato, tuorlo d’uovo
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Carotenoidi
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Frutta e vegetali di colore rosso, spinaci, piselli,
peperoni
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Vitamina C
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Frutta fresca, cavolfiori, broccoli, patate, verdure
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Flavonoidi
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Frutta con buccia, cipolle, patate, liquirizia, vino,
olio d’oliva
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Ubichinone -10
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Olio di soia, carni, pesce azzurro, noci, fagioli, aglio,
spinaci
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Omega 3, Omega 6
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Pesce, olio vegetale, legumi onoidi
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Acido lipoico
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Patate, broccoli, spinaci, carne rossa
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Resveratrolo
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Vino rosso, uva nera
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Catechine
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Tè verde
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Curcumina
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Curry
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Selenio
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Pesce, carni, cereali
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Arginina
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Uova, carne, latte, pesce
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